Dolce Sardegna: ecco la ricetta originale delle Seadas o sebadas

Seadas o Sebadas

 

Corposa, intensa, forte. La cucina sarda riflette le caratteristiche del territorio della Sardegna, un'isola impervia e difficile da svelare completamente, proprio per quella conformazione morfologica che ne ha preservato la tradizione.

Nella cucina sarda si mescolano le produzioni agricole, la cultura pastorale, la ricchezza degli aromi mediterranei, gli umori del mare. Ma oggi è sull'arte dolciaria isolana che ci concentriamo, la quale, come il resto della cucina, è fedele alla tradizione rurale, in cui le ricette erano perlopiù legate alle festività e alle ricorrenze importanti.

Fra i dolci più caratteristici e golosi vi sono le seadas o sebadas, originarie della Barbagia ma diffuse anche nel resto dell’isola. Pensate che da principio le seadas venivano considerate un secondo piatto, e solo successivamente sono state reinterpretate e servite come dolce, sotto uno strato delicato di miele o zucchero a velo. Se volete cimentarvi nella loro preparazione, ecco cosa recita un artico ricettario sardo...

 

 

Ingredienti:

 

  • 1kg di formaggio pecorino fresco;
  • buccia grattugiata di due arance;
  • ½ kg di semola fina;
  • 3 uova intere;
  • qualche cucchiaiata di strutto fresco;
  • olio d'oliva per friggere;
  • sale;
  • miele;
  • il succo di un limone.

 

 

Preparazione:

 

  • La pasta delle seadas si ottiene lavorando a fondo la semola con le uova e aggiungendovi pian piano lo strutto. Quando l'impasto è morbido e omogeneo, si stende la sfoglia per poi ricavarne dei dischetti di circa 12 cm di diametro.
     
  • Il composto deriva dalla combinazione del formaggio grattugiato con la buccia d'arancia. Di questo impasto dovete versare circa due cucchiaiate di al centro di un dischetto previamente preparato, e sovrapporne un altro in modo da far convergere le due sfoglie. 
     
  • Le seadas sono già pronte per essere cotte: occorre che la frittura avvenga in una padella con abbondante olio caldo. Dopo qualche minuto di immersione, potete servirle sul piatto di portata coperte di miele fuso o zucchero a seconda dei gusti. Buon appetito!

 

 

[Photocredit: Dario Sequi]

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