Il Parco dei Sette Fratelli e il litorale tra Cagliari e Villasimuis

 

Sette Fratelli


Quando ancora le seconde case non avevano inondato di cemento coste e campagne, la domenica usava andare in gita fuori porta. Gruppi di amici e famiglie chiassose, le utilitarie stracariche di bambini, bagagli e vettovaglie sui portapacchi, tutti alla ricerca del posto ideale dove allestire un provvisorio accampamento. Al sud della Sardegna, il clima decisamente mite faceva sì che, in qualunque stagione, durante i weekend, un'orda di cagliaritani affollasse gli spiazzi erbosi di Campu Omu.

 

Le rare volte poi in cui la temperatura notturna osava scendere sotto lo zero e la città apriva gli occhi sulle cime innevate del Monte Serpeddì, anche allora, la consegna passava rapidamente di bocca in bocca, eccitando i bambini, e i cagliaritani si spostavano in massa sulle colline ad est: andavano a toccare la neve. Anche oggi, con motivazioni diverse: cercare funghi, raccogliere asparagi, partecipare a manifestazioni sportive o semplicemente respirare aria pura lontano dal traffico cittadino, ogni occasione è buona per una passeggiata nel parco.
 

Sette Fratelli


Il Parco Regionale dei Sette Fratelli è un massiccio montuoso che domina il Campidano e il Golfo degli Angeli. I suoi 62 chilometri quadrati di foresta, si estendono dalla piana di Cagliari fino alla costa est, comprendendo una moltitudine di rilievi di cui solo il Monte Serpeddì è più alto di 1000 metri. Un unico centro abitato: Burcei, per il resto profumo di funghi e in primavera tappeti di ciclamini selvatici all'ombra di una ininterrotta foresta: timo e lavanda, corbezzoli e ginestre, lecci e sugheri a perdita d'occhio.
Numerosi corsi d'acqua provvedono a dissetare una fauna finalmente al riparo dai bracconieri. Sono cinghiali, mufloni, daini e cervi sardi, martore, lepri, persino alcune coppie di aquile.

Una fitta rete di sentieri conduce gli amanti del trekking e della mountain bike alle aree attrezzate e ai siti di maggiore interesse culturale (museo del cervo sardo, giardino botanico e aule didattiche) e archeologico (il nuraghe di Sa Fraigada e la tomba dei giganti di "Is Concias").

 

Sette Fratelli

A sud le sue propaggini rocciose si tuffano come un pettine a maglie larghe nell'acqua limpida del Golfo degli Angeli, formando una serie di meravigliose cale che da Cagliari si susseguono fino a Villasimius.

Tra le più belle: Mari Pintau con il suo litorale di ciottoli che degradano fino a diventare un fondale di sabbia finissima sotto un'acqua dai colori talmente belli che, come dice il nome, sembrano dipinti; Geremeas con il bosco di eucaliptus alle spalle e la lunghissima lingua di sabbia bianco dorata che da Kal'e Moru si estende fino a Bacu Mandara; Torre delle Stelle e le sue splendide spiagge, Genn'e Mari e Cann'e Sisa, in cui le condizioni ambientali sono tali da garantire l'estate più lunga dell'Isola; Solanas vegetazione rigogliosa, fondale di sabbia chiara a grana grossa e infine, superato il Capo Boi, Porto Sa Ruxi circondata da un bosco di ginepri e macchia mediterranea fino al litorale di sabbia candida tra le lisce rocce di granito.
 

[Photocredit: Eugenio Matta]

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