Alghero, angolo di Catalogna in Sardegna

L’arrivo, ad Alghero, è bagnato dal mare e intorpidito dai venti della costa nord-occidentale della Sardegna. Ad accogliere i visitatori sono le voci e dialetti d’altrove, che si mescolano alla lingua dei sardi in una cultura popolare composita e unica in tutta l’isola. Chi visita Alguer, com’è chiamata fin dai tempi antichi questa città di 44 mila abitanti in provincia di Sassari, scopre le tinte pastello del suo centro storico rivolto al mare, le piccole vie che lo attraversano, e le tracce di un passato mai dimenticato che continua a tramandarsi attraverso le mani dei pescatori che intrecciano le reti, all’ora del tramonto, seduti sulla spiaggia.

Alghero, vista


La presenza dell’aeroporto di Fertilia, servito dai voli internazionali low-cost, fa si che ad Alghero arrivino ogni anno migliaia di visitatori, attratti dal fascino delle sue architetture, dalla vivacità del lungomare d’estate, dal clima mite anche d’inverno e dalla vicinanza di alcuni paesaggi naturali bellissimi, tra cui le spiagge della zona. Il miglior modo per scoprire Alghero è lasciarsi passeggiare per le sue viuzze, così caratteristiche che basta percorrerle una volta per sentirle familiari, proprie da sempre. Perdere l’orientamento è praticamente impossibile, sono tre i nuclei principali della città vecchia: uno, il più antico, è compreso tra la Via Gilbert Ferret e la Via Roma; poi c’è l’area intorno alla Cattedrale di Santa Maria che prosegue fino a Via Cavour, e infine il nucleo che si articola intorno alla piazza Civica. Dalle vecchie mura erette dagli algheresi per proteggersi dalle incursioni che venivano dal mare, una passeggiata conduce fino ai bastioni e le torri che costellano il lungomare.

Alghero

Tutto, ad Alghero, ne rievoca la storia, fortemente segnata dalla presenza catalano-aragonese che si impose su pisani e genovesi a partire dalla seconda metà del 1300. La loro presenza avrebbe fatto di Alghero una piccola enclave catalana, lasciando tracce profondissime nella lingua e nell’architettura, nella musica e nei sapori, che ancora conservano l’eco di quel passaggio. Passeggiando per Alghero si sente parlare catalano, ed è immortalato nei nomi di strade e piazze e nelle canzoni tradizionali. Non sorprende che tra le ricette tipiche la più famosa sia l’aragosta alla catalana e che le cupole, colori e profili architettonici ricordino altrettante corrispondenze.

Alghero, natura

Sempre dalla Catalogna arriva la festa religiosa più importante di Alghero, la Semana Santa, che scandisce un calendario fittissimo di sagre e feste legate al territorio e ai sapori, come la sagra del riccio di mare (sagra del Bogamarì) tra gennaio e febbraio, e la Fiera di San Giovanni che celebra l’arrivo dell’estate con il susseguirsi di falò sulla spiaggia. Per non parlare del capodanno, che come una tradizione porta in piazza artisti d’eccezione e appuntamenti per i quattro angoli della città. Romantica, vivace, colorata in ogni periodo dell’anno.
 

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[Photocredit: Dario Sequi]

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